venerdì 1 febbraio 2008

STELLA DI PANETTONE MARIETTA per S. Biagio

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Domenica sarà San Biagio, il Santo patrono delle malattie della gola. A Milano, ed in generale in tutta la Lombardia (e forse oltre... ditemi voi...), la mattina del 3 febbraio si usa mangiare a digiuno del panettone, meglio se avanzato da Natale, facendosi il segno della croce. Questa usanza dovrebbe evitare le malattie della gola per il resto dell'anno. Mia mamma segue molto questa abitudine e, di riflesso, anch'io spesso mi ritrovo la mattina di San Biagio a mangiare un pezzetto di panettone. Non mi sono mai informata circa il motivo di questa particolare usanza, sapevo solo che era legata al fatto che il Vescovo Biagio aveva salvato la vita di un bambino che si stava strozzando con una lisca di pesce... ma il panettone cosa c'entra? A quell'epoca non esisteva nemmeno! Spinta dalla curiosità sono andata a ricercare in internet ed ho trovato un articolo che spiega la nascita di tale usanza, oltre che la leggenda che caratterizza questo Santo.


Articolo tratto da ViviMilano, scritto da Francesca Belotti e Gian Luca Margheriti:

"All'inizio di febbraio, passeggiando per Milano, non è strano, nelle vetrine di pasticcerie, panetterie e gastronomie, trovare panettoni in vendita con forti sconti (per la verità, la tradizione imporrebbe di vendere due panettoni al prezzo di uno, ma non tutti la rispettano). Banale tentativo di liberarsi degli avanzi del dolce natalizio per eccellenza, diranno i più. Niente di più errato, infatti si tratta di un'usanza ben radicata nel territorio milanese: quella di mangiare il panettone il 3 febbraio, giorno di San Biagio. Ma perché si usa così? Biagio nacque a Sebaste, in Armenia, sul finire del III secolo dopo Cristo. Studiò medicina e intraprese la professione di medico, e medico sarebbe morto, se la popolazione della sua città non lo avesse voluto come vescovo, nonostante non fosse né consacrato né ordinato. Un po' come Ambrogio, anche Biagio non volle accettare subito la carica a cui il popolo lo spingeva. Dopo un periodo però si fece convincere e assunse il ministero, non dimenticando però la sua vera natura. Cominciò così a compiere i suoi doveri vescovili, accompagnandoli con gli altrettanto importanti doveri di medico. Il neo vescovo curava le anime del suo gregge ma spesso, in maniera più terrena, ne curava anche i corpi.
Una fase della lavorazione del panettone (foto Gian Luca Margheriti)Un giorno una madre disperata corse al suo cospetto. Suo figlio aveva mangiato del pesce, una lisca gli si era conficcata in gola e ora stava soffocando. Biagio non perse tempo e corse al capezzale del giovane. L'istinto di medico ebbe presto il sopravvento e Biagio, invece di perdersi in inutili benedizioni e unzioni, prese un pezzo di pane e lo fece inghiottire al ragazzo. La mollica portò con sé la lisca e il figlio della disperata signora riprese a respirare normalmente. Con un metodo che aveva ben poco di miracoloso, Biagio aveva salvato una vita, come probabilmente aveva fatto spesso in passato e come, altrettanto probabilmente, avrebbe continuato a fare in futuro. Ma, vuoi perché come vescovo Biagio era già in odore di santità, vuoi perché, per sottintendere ai doveri dell'abito che indossava, prima di far ingoiare la mollica al ragazzo l'aveva benedetta facendogli il segno della croce, la fortunata madre cominciò a gridare al miracolo. Biagio ovviamente minimizzò e tornò ai suoi doveri. Ma notizie eccezionali come un miracolo fanno presto a passare di bocca in bocca e a diffondersi a macchia d'olio fra tutto il popolo. E presto giunsero alle orecchie sbagliate, quelle di Agricola, prefetto di Diocleziano per l'Armenia. Agricola non apprezzava che la fama di un qualunque vescovo si accrescesse così a dismisura e decise, con una scusa, di convocare il vescovo Biagio. Trovandoselo davanti, non si sa perché, Agricola decise che era meglio eliminarlo per evitare che il popolo ne facesse un santo. Detto, fatto, lo fece scorticare con pettini da cardatori e poi decapitare.
Il confezionamento del panettone (foto Gian Luca Margheriti)Come altri prima di lui, anche Agricola fece male i suoi conti. Biagio a breve divenne un martire e poi un santo, il Santo protettore dei cardatori e dei materassai (onore dovuto allo strumento che era stato usato per martirizzarlo). In più, in ricordo dell'episodio del bambino e della lisca di pesce, il 3 febbraio, giorno della festa di San Biagio, si usa mangiare del pane benedetto e farsi benedire la gola toccandola con due candele incrociate. Questo però non spiega come la storia di Biagio si leghi a Milano e al suo più rappresentativo dolce. Biagio non era mai passato dalla nostra città, eppure proprio a Milano la sua festa ha una così strana connotazione. Facciamo allora un salto avanti nel tempo rispetto all'epoca in cui visse Biagio.
Il panettone è già stato inventato e a Milano tutti usano prepararlo per le feste natalizie. Prima di Natale una donna si reca da Frate Desiderio per far benedire un panettone che ha preparato per la famiglia. Desiderio, che è sempre molto occupato, dice alla donna di lasciargli il dolce per qualche giorno e poi di passare a ritirarlo, lui si occuperà di benedirlo non appena troverà il tempo. I giorni trascorrono lenti e la donna si dimentica di ripassare dal frate per il suo panettone. Desiderio invece non si dimentica affatto del panettone e, ogni volta che passa davanti al cantuccio della canonica dove lo ha appoggiato, ne stacca un pezzettino e lo mangia.
Sbocconcella oggi, sbocconcella domani tutto ciò che resta del panettone è l'involucro vuoto. Quando Desiderio si accorge di aver mangiato tutto il panettone della povera donna si dispera. I sensi di colpa lo assalgono e Desiderio spera che la donna si sia dimenticata per sempre del suo panettone e non torni più a reclamarlo. Altri giorni passano e sembra che il desiderio del frate si sia avverato, quando, il 3 febbraio, la donna si ripresenta per avere indietro il suo panettone benedetto. Desiderio va allora nell'angolo dove giaceva ancora l'involucro del panettone inesorabilmente vuoto e, stupore, la carta è gonfia e piena di un panettone grosso il doppio di quello che la donna aveva lasciato al frate. Miracolo! Era sicuramente merito di San Biagio. Il Natale dell'anno successivo molti milanesi portarono a Desiderio i loro panettoni da benedire, sperando di vederli moltiplicati. Ma i miracoli non operano così, quindi Desiderio si limitò a benedire tutti i panettoni assieme e poi consigliò caldamente ai milanesi di avanzarne una parte da consumare il 3 febbraio, in sostituzione del pane benedetto. Negli anni l'usanza si radicò nel sostrato cittadino e anche se oggi non si usa più farli benedire, in ogni casa di Milano, la mattina del 3 febbraio, a colazione, per proteggere la gola dai malanni stagionali, si scarta un bel panettone, magari comprato con lo sconto in uno dei tanti negozi della città."


Per questo motivo posto oggi la ricetta del panettone Marietta, copiata pari pari dalla brava Grazia : si tratta della ricetta del panettone che preparava per l'Artusi la Marietta, sua governante e cuoca. Rimane una torta abbastanza morbida dal sapore di panettone. Come consistenza non ha nulla a che fare con il panettone vero e proprio, dal complicato impasto e lievitazione, ma io l'ho comunque apprezzato per semplicità e maggiore leggerezza rispetto al dolce tradizionale. Nel caso abbiate anche voi l'abitudine di mangiare il panettone la mattina di San Biagio e vi foste dimenticati di metterne da parte uno o di comprarlo appositamente, potete provare questa veloce ricetta... Grazie Grazia, sei sempre una preziosa fonte di idee!!



Ingredienti:
  • 300 gr. di farina 00
  • 100 gr di burro
  • 80 gr di zucchero (io ne ho messi 120)
  • 80 gr di uvetta sultanina (io ne ho messi 150 e l'ho ammollata in acqua calda)
  • 1 uovo intero e 2 rossi
  • 1 presa di sale
  • 1 bustina di lievito vanigliato
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato
  • 20 gr di candito a pezzettini (io ho messo 20 gr di arancia candita e 20 gr di limone candito)
  • la scorza di 1 limone (o fialetta di aroma limone). In più io ho aggiunto anche la vanillina
  • 2 dl di latte (io ho aggiunto un paio di cucchiai)

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Tagliare il burro a pezzetti e lasciarlo ammorbidire vicino ad una fonte di calore o per 30 secondi al microonde. Lavorarlo con le fruste elettriche insieme all'uovo ed ai tuorli. Aggiungere lo zucchero e lavorare ancora per qualche minuto. Incorporare la farina setacciata ed il latte, amalgamare ed unire il sale, la scorza/aroma del limone e l'eventuale vanillina. Lavorare a lungo con le fruste elettriche, unendo se necessari ancora un paio di cucchiai di latte (la consistenza a mio parere deve essere più soda delle torte normali, senza però esagerare: si deve staccare pesantemente dal cucchiaio) ed incorporare alla fine il lievito ed il bicarbonato setacciati e l'uvetta ben scolata ed infarinata. Versare nello stampo da panettone, spolverizzare con zucchero a velo e, a piacere, con mandorle o altra frutta secca, ed infornare a 170° per una cinquantina di minuti.

26 commenti:

cuochetta ha detto...

Stefy, sai che non conoscevo per nulla questa festa??
molto bella... e grazie per averla condivisa anche con noi non-lumbard!

Un bacio e buon fine settimana!

Dolcetto ha detto...

Allora mi sa proprio che è un'usanza solo lombarda cuochè... una scusa per far fuori i panettoni avanzati...
Baciotti e buon w.e. anche a te!

Giovanna ha detto...

buongiorno!!!

Dolcetto ha detto...

Buongiorno anche a te Gio!!

Anonimo ha detto...

Ciao Stefy!Era un po' che non bazzicavo da queste parti, perché giustamente dopo il mio fidanzato me la sono beccata anch'io l'influenza! Ora che mi è tornatao l'appettito ;-) vengo a dare una sbirciatina e cosa trovo? La torta a casetta, che è uno dei miei sogni proibiti...la devo fare!!Sei una grande! In più vedo che ti hanno dato anche un bel premio..volevo solo dirti che, anche se io un blog non ce l'ho, mi aggrego a coloro che ti hanno nominata...il tuo blog ti fa davvero stare bene e tu poi sei così carina, rispondi sempre a tutti...Brava! Te lo sei meritato!! Bacioni :-D

Moscerino ha detto...

ma a chi è che avanza il panettone fino a febbraio???? cmq il racconto è molto interessante e il panettone ti è venuto benissimo! ma su questo nessuno avrebbe avuto dubbi....sei un fenomeno, ormai si sa!! :-D

Roxy ha detto...

Anche tu vittima di questo panettone???? Buono vero? Baci e buon we

MissK ha detto...

Panettone tutto l'anno..agosto incluso..non male,mi sa che lo provo anche perchè sembra veloce

Aiuolik ha detto...

Qui per San Biagio si fanno dei panini di cui ignoro la ricetta :-( Questa del panettone mi mancava, però ho un panettone avanzato da Natale, domenica potrei mangiarlo a colazione :-)

Ciao,
Aiuolik

Anonimo ha detto...

ciao stefy :) non sapevo di questa usanza, qui infatti non costuma! molto carino questo dolce che hai proposto, mi sembra di sentirne la fragranza.

per moscerino:
"ma a chi è che avanza il panettone fino a febbraio????!

ehm....eccola qua!! :-D

mio padre ne compra sempre due o tre che poi spizzicano appena ogni tanto...non a caso ho fatto i muffins per togliermelo un po' da sotto gli occhi (e davanti alla bocca piu che altro!!)

Dolcetto ha detto...

Cri che piacere ritrovarti! Mi dispiace che anche tu ti sia beccata l'influeza! Ti ringrazio tanto per i complimenti, sei davvero carinissima...
Un bacione e buon fine settimana

Mos a dir la verità.... io! Se non fosse per mia mamma io ne avanzerei anche 3 o 4 di panettoni!! Il panettone non è proprio tra le mie preferenze... in ogni caso mia mamma ne tiene via uno apposta per questa occasione... lo imbosca, se no non resiste!!

Sì Roxy, buono... e per lo meno mi sono sentita meno in colpa quando l'ho mangiato, perchè quello classico è davvero una botta di vita!!
Un abbraccio e buon w.e. anche a te!

Sì missk è davvero velocissimo! Se vuoi fare una variante diversa visto che il natale è passato puoi usare le gocce di cioccolato o la frutta secca

Aiuolik io un pezzetto me lo mangio, tanto per quel che costa... chissà che magari San Biagio non guardi giù davvero e si prenda cura della mia gola... qualche dubbio ce l'ho... ;P

Arietta siamo in due!! Spero che mia mamma avanzi un po' di panettone domenica perchè non ho ancora avuto occasione di provare i tuoi muffin. Baci e buon fine settimana

la nanna ha detto...

Cara Dolcetto, grazie per la ricetta e la bellissima storia :) Io adoro il panettone e mi fa decisamente piacre averne sottomano una ricetta speedy!

elisa ha detto...

Nel paese dove vive mia zia si festeggia S.Biagio ed è tipico fare la benedizione della gola..ma mica si mangia il panettone però...uffi!!
Un bacione e buon week end!!

nightfairy ha detto...

Anche da me c'é questa tradizione!!!e infatti un panettone é destinato alla benidizione :) purtroppo io non sono mai stata molto fortunata inq uantoa malattie, ma ci sis pera sempre!
Il tuo dolce é spleendido, degno di una pasticceria!

Un bacio e buon weekend :)

Anonimo ha detto...

Evviva le tradizioni!! Bello leggerne anche la storia, poi brava ti è riuscito benissimo!! Ti penserò domenica mattina, bacioni Elga

Franci [dolce casa] ha detto...

Ma quanti bei dolci, qui c'è pane per i miei denti! Ritornerò spesso da queste parti. Brava.

elisabetta ha detto...

Bella questa storia, non la conoscevo proprio. E bellissimo il panettone, mangiane un bocconcino anche per me, domani!

CoCò ha detto...

Non conoscevo questa usanza e mi ha fatto piacere leggerla, il Panettone Maretta ti è venuto benissimo mi pare, io avevo provato a farlo ma non mi è piaciuto il risultato, buon San Biagio

Anonimo ha detto...

Ciao Dolcetto,che bello il tuo blog,sono capitata qui curiosando in quello di Chiccamart,copio sempre un sacco di sue ricette,ed ora ho messo anche il tuo tra i miei preferiti!!ho già addocchiato alcuni dolci da fare al più presto!!comunque,oltre ad essere una cuoca superlativa sei anche un'ottima fotografa!!complimenti ancora!!!!!buona festa di S.Biagio

Anonimo ha detto...

Ho postato polenta e rape se ti interessa ancora..Buona domenica

Rossella Mazzotta ha detto...

Condivido i complimenti di morny,bellissime foto e ottime ricette.Torno sempre volentieri.Buona domenica e felice San Biagio.

Dolcetto ha detto...

- La nanna spero apprezzerai la ricetta! Buona settimana!

- Ely tu pappatelo ugualmente!! La scusa ora che sai delle nostre tradizioni ce l'hai ;)
Buon lune!

- Night anch'io ci credo ben poco: l'hanno scorso l'ho mangiato e quest'anno mi son beccata uno di quei mal di gola...! Anche se forse ci vuole un poì più convinzione e di fede di quanta ne ho io ;P

- Un baciotto anche a te Elga, buon inizio settimana

- Franci anche tu non scherzi come dolcezze sfornate!! Ho visto un paio di ricettine sul tuo blog che mi hanno fatto venire l'acquilina!!

- ELisabetta io l'ho appena assaggiato perchè avevo tutti i miei dolci da far fuori, ma mia mamma se l'è finito in una giornata, quindi ha fatto anche per voi!!

- Cocò c'è da dire che ha poco a che vedere con il panettone vero e proprio, il sapore è molto simile ma la consistenza è da torta... Comunque a me non è dispiaciuto, l'ho preferito a quello classico comprato...

- Ciboulette è un piacere averti qui! Ho visto che hai da poco aperto un blog: verrò presto a farti una visitina!

- Morny benvenuta e grazie infinite per i complimenti, sei davvero gentilissima! Spero che apprezzerai il risultato di qualche ricettina... A presto!

- Corro a vedere MissK!

- Grazie Cannelle!! Buon lunedì

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

Non conoscevo proprio quest'usanza di San Biagio. Ne ha parlato anche Mari qualche tempo fa sul nostro blog, ma io non l'avevo mai sentita. Questa stella di panettone è splendida! Un buon inizio settimana, Alex

Dolcetto ha detto...

Buon inizio anche a te Alex, un bacione!

Cuocapercaso ha detto...

Bravissima, come sempre! è davvero bello!! io conto di farci la Colomba con la stessa ricetta nel suo stampo (se lo trovo, mannaggia per il panettone non l'ho trovato..!)

Baci

Grazia

Dolcetto ha detto...

Grazia in effetti io ho avuto la fortuna di avere un negozio che vende stampi per pasticceri vicino a dove lavoro, altrimenti non avrei saputo proprio dove cercarlo! Comunque sotto Pasqua secondo me nei grandi centri riuscirai a trovare la colomba...